“Nessuno notava che lei dormiva, che non era lì, che da due anni ormai non era più da nessuna parte.”
“Per natura sai essere solo così, scegli di essere consapevolmente sensibile e ti butti a capofitto in quel contenitore pieno di acido che è la vita.”
“Si abbandonava senza vergogna al lieve narcisismo che le annebbiava la mente quando cantava così, ebbra di piacere per quello slancio travolgente che trasportava la sua voce dall’intimità più profonda ad altezze vertiginose.”
“Spero che politici e uomini di governo possano prima o poi imparare dalla letteratura il modo di votarsi a una situazione, e alle persone che vi sono intrappolate.”
“C’è un momento in cui si compie un piccolo passo, si devia di un millimetro dalla solita via, a quel punto si è costretti a posare anche un secondopiede e d’un tratto si finisce su un percorsosconosciuto.”
“Un’anima estranea che svolazza libera dentro la mia e io non mi rinchiudo in me stesso, non la sputo fuori come un nocciolo conficcato in gola. Al contrario, la inspiro ancor di più e lei si aggrappa al mio corpo, dall’interno.”
“Forse voi mi gettate fango addosso, ma io non sono sporco.”
“Sai, a volte, mentre ti scrivo, provo una strana sensazione, totalmente fisica, come se prima di poterti parlare fossi costretto a vedere le parole che mi abbandonano in una lunga fila per giungere fino a te, per consegnarsi nelle tue mani.”
“Si può avere nostalgia di qualcosa che non si ha ancora avuto?”
“Volesse il cielo che due estranei vincessero l'estraneità.”
“Non smetto di stupirmi per come quest’arida vita abbia improvvisamente deciso di mostrarmi il suo seno prosperoso.”
“L’aspirazione è di rimuovere, volontariamente, ciò che mi difende dall’altro.”
“Per un po' forse continuerò ad urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà.”
“Nei momenti di tranquillità loro possono immaginare di avere un sacco di tempo a disposizione, di non dovere soccombere all’istinto, quell’istinto così umano e comprensibile, lanciarsi l’uno contro l’altra e l’uno dentro l’altra, trincerarsi, scavarsi a vicenda, sollevarsi e abbassarsi e ansimare così, come fanno ogni giorno, da anni ormai, dieci, in una frenesia disperata, costretti a sfruttare fino all’ultimo i pochi momenti di vicinanza, quando ogni cellula del corpo è come una bocca spalancata che bacia, succhia, lecca, morde.”
“Dentro di me esisti in un modo che mi atterrisce.”