“Anche la morte non deve essere temuta da colui che ha vissuto saggiamente.”
“Ricambierò l'uomo che stolidamente mi ha fatto del male con la protezione del mio affetto più incondizionato, e quanto più da costui mi verrà del male, tanto maggiore sarà il bene che gli verrà da me.”
“Considero il giudizio del bene e del male come la danza serpentina del drago, e il sorgere e il tramontare delle credenze come null'altro che le tracce lasciate dalle quattro stagioni.”
“Riflessivo fra gli irriflessivi, ben desto tra coloro che dormono, l'uomosaggio procede al pari d'un cavallo da corsa, staccando gli altri come fossero brocchi.”
"Questi figli sono miei, questa ricchezza è mia!", così pensando lo stolto è travagliato. ma se egli stesso non appartiene a sé stesso, quanto meno i figli, quanto meno la ricchezza!
“Questo ho sentito dire dal Sublime, dal Santo: queste tre specie di uomini, o bhikkhu [monaci buddisti], si trovano al mondo. Quali tre? Quello simile alla siccità, quello che piove in una sola regione, e quello che piove dappertutto...”
“Dal piacere nasce il dolore, dal piacere nasce il timore: per chi è libero dal piacere non esiste dolore: di cosa dovrebbe aver timore?”
“Non è saggio un uomo perché parla molto: ma quando è paziente, pacifico, intrepido, allora lo si chiama saggio.”
“È meglio che un'azione da non compiersi non venga compiuta: in seguito ci si pente del male fatto. Ciò che si deve fare è meglio che sia fatto per bene; una volta che è stato fatto non ci si pente.”