“D'inverno, andremo in un piccolo vagone rosacon i cuscini blu.Staremo bene. Un nido di follibaci riposaIn ogni morbido cantuccio.”
“Come un dio dagli enormi occhi azzurri e dalle forme di neve, il mare e il cielo attirano sulle terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose.”
“Giocolieri abilissimi, trasformano luoghi e persone e si servono della commedia magnetica. Gli occhi fiammeggiano, il sangue canta, le ossa si dilatano lacrime e filamenti rossi sgorgano. Lo scherzo o il terrore dura un minuto, o mesi interi.”
“Io dico che bisogna esser veggente, farsi veggente. Il Poeta si fa veggente mediante una lunga, immensa e ragionata sregolatezza di tutti i sensi. Tutte le forme d'amore, di sofferenza, di pazzia; egli cerca se stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza sovrumana, nella quale diventa il grande infermo, il grande criminale, il grande maledetto, - e il sommo Sapiente!”
“Bisogna essere assolutamente moderni.”
“È stata ritrovata!– Cosa? – l’Eternità.È il mare unitoAl sole.”
“Fiutando l'odore della cera come profumo di pane,felici, umiliati come cani bastonati,i Poveri al buon Dio, padrone e sire,offrono i loro oremus ridicoli e testardi.”
“Il mio triste cuore sbava a poppa,Il mio cuore è pieno di trinciato:Gli lanciano schizzi di zuppa.”
“Anna, anna, fame miasul tuo asino scappa via.Se ho appetito, non è chedi terra e di pietre.Din! din! din! din! Mangio l'aria,la roccia, le Terre, il ferro.”
“Mentre un'orrenda follia massacracentomila uomini in un mucchio fumante;Poverimorti! Nell'estate, nell'erba, nella tua gioia,Natura! tu che santamente creasti questi uomini!”
“I sentieri sono aspri. Le colline si ricoprono di ginestre. L'aria è immobile. Come sono lontani gli uccelli e le fonti! Non può esserci che la fine del mondo, più in là.”
“Non potendo noi impadronirci subito di quell'eternità, tutto finì con un effluvio di profumi.”
“Nelle ore d'amarezza immagino sfere di zàffiro, di metallo. Sono padrone del silenzio. Perché mai una parvenza di spiraglio dovrebbe illividire all'angolo della volta?”
“Dei miei antenati Galli ho gli occhi di uno scialbo azzurro, il cervello stretto, e la goffaggine nella lotta.”
“E tuttavia, basta dei, basta dei! l'Uomo è Re, l'Uomo è Dio.”