“- Eva: Perché cercando? Scusa da quando... Insomma, da quand'è che ti piacevo?- Marco: Dal matrimonio dei nostri genitori, tu ridevi di felicità e avevi le gote rosse, metà di trucco, metà d'imbarazzo, e quando hai visto. Che ti stavo guardando, sei diventata seria in un attimo. Ed io ho sentito come una cosa qua, come se avessi bevuto un bicchiere di aceto, e lì ho capito che volevo stare con te! E tu invece? Quando l'hai capito?- Eva: Boh, non lo so! Non mi ricordo, beh non era importante evidentemente.- Marco: E dai!- Eva: Va bene. Forse al concorso, ti ricordi?- Marco: Certo che mi ricordo!- Eva: Io stavo dietro il vetro della radio e ti ascoltavo da lì e per un attimo ho sperato che la stessi cantando per me.- Marco: Eva, ma io stavo cantando per te!- Eva: Davvero?- Marco: Te lo giuro!”
“[a Marco]Sono contenta che mi hai dimostrato per l'ennesima volta di quanto sei egocentrico. Tu mi hai lasciata mentre dormivo! Hai rifiutato le mie chiamate! Mi hai respinta dopo che sono venuta a cercarti a chilometri di distanza da casa, senza neanche preoccuparti del fatto che io non avessi un posto dove dormire, dove mangiare, dove piangere per quella tua faccia di merda! E adesso cos'è, eh? Ti è passata la paura? Hai fatto il grande rientro? Hai trovato la grande soluzione, questo tuo grande atto di coraggio! E certo perché non è mica colpa tua se noi ci siamo lasciati, giusto? No, è colpa dei nostri genitori! Eh, sì. E perché adesso questo fardello del nostro amoreimpossibile deve passare a loro, dopo che l'ho tenuto io! Cos'è la nostra storia, eh? Una partita di palla avvelenata? Però c'è soltanto un'unicaregola: che la palla non deve mai rimanere a te. Allora sai cosa c'è, Marco? Che adesso tu ti prendi le tue canzoni, i tuoi mezzi piagnistei, i tuoi mezzi sorrisi, le tue lettere strappalacrime, e te ne vai dritto all'inferno!”
“Io sono Clio, sono una giurista e odio profondamente i bugiardi di qualsiasi tipo.”
“Si dice che questo mestiere permetta di lasciare un’impronta di immortalità: una volta che sei impresso nel fotogramma, esisterai per sempre.”
“Basta un film per diventare la star di stagione e poi sparire. Viviamo quotidianamente l’ansia di finire nel dimenticatoio.”
“Fingo già per lavoro: in amore voglio un uomo che mi conosca per come sono.”
“L'arma di seduzione più potente per me è la semplicità.”
“- Eva: Lo sai non mi importa se l'hai già fatto.- Marco: Cosa?- Eva: L'amore.- Marco: Perché tu invece...- Eva: Aspettavo te.”
“- Eva: A che pensi?- Marco: A quanto sono stato stupido.- Eva: Ma davvero non te n'eri accorto... che ero innamorata di te?- Marco: Non lo so, oddio, qualche dubbio ce l'ho avuto, poi se penso al tuo sorriso sul traghetto effettivamente... Poi però sei sparita!- Eva: Per forza, sei inciampato sulle labbra di Rachele!- Marco: Forse ti stavo cercando talmente tanto che non riuscivo più a capire il punto da cui ero partito.”
“Quando una donna aspetta un figlio diventa molto fragile: si sente ancora figlia e non ancora madre, pensa di non essere pronta.”
“- Eva: Marco sono molto contenta a fiera di te... sei il migliore.- Marco: Eva tu hai un'immagine distorta di me... io non sono perfetto.- Eva: No è vero... sei perfetto per me però.”
“[a Marco]Mi piaci perché capisci le cose, perché sei sincero, mi piaci perché bisogna chiedertelo di tirare fuori il petto e quando ti viene chiesto lo mostri ed è bellissimo. Mi piaci perché per ottenere un risultato bisogna caricarti come un pupazzo a molla, perché bisogna convincerti per metterti in competizione con gli altri, perché stai sempre fra le nuvole e mi piaci perché quando sembra che tu sia perdutamente naufragato in un pensiero, quello è proprio il momento in cui mi guardi e mi guardi proprio come vorrei essere guardata.”
“- Eva: Professoressa, possiamo aprire la finestra? Qualcuno deve aver parcheggiato un caprone vicino al mio banco.- Marco: Si vede che la scrofa si sentiva sola!- Eva: Caprone! Ti hanno mai detto che le scrofe sono anche vendicative?- Prof.: Ragazzi, buoni!- Marco: E false. Soprattutto molto false. E doppie. Hai fame, scrofa? Vuoi una pannocchia? [Eva viene vicino a lui e lo picchia]”