“Le menti creative riescono a sopravvivere anche ai peggiori sistemi educativi.”
“Non credo che si vada a scuola per diventareattori.”
“A scuola ho imparato che i soldi non sono tutto. E' la felicità che conta. Fu così che mamma mi mandò in una scuola diversa.”
“La scuola deve fare qualcosa di più che evitare di spingere i giovani al suicidio. Essa deve creare in loro il piacere di vivere e offrire appoggio e sostegno in un periodo della loro esistenza in cui sono necessitati dalle condizioni del proprio sviluppo ad allentare i legami con la casa paterna e la famiglia. Mi sembra incontestabile che la scuola non faccia ciò e che per molti aspetti rimanga al di sotto del proprio compito, che è quello di offrire un sostituto della famiglia e di suscitare l’interesse per la vita che si svolge fuori, nel mondo. Non è questa l’occasione di fare una critica della scuola nella sua attuale struttura. Mi è tuttavia consentito di mettere l’accento su un singolo punto. La scuola non deve mai dimenticare di avere a che fare con individui ancora immaturi, ai quali non è lecito negare il diritto di indugiare in determinate fasi, seppur sgradevoli, dello sviluppo. Essa non si deve assumere la prerogativa di inesorabilità propria della vita; non deve essere più che un gioco di vita.”
“Ai tempi della scuola ero una gran testa di cazzo non mi interessava nessuna materia, odiavo leggere scrivere e studiare, e poi a che serve sapere come si scrive marijuana? La si fuma e basta.”
“Per molto tempo non ho saputo che ero arabo perché non c’era nessuno che mi insultava. L’ho saputo soltanto a scuola.”
“A scuola presi otto zero... zero in ogni materia.”
“L'insegnamento della religione così come è stato concepito va salvaguardato. Non è un'ora di catechismo, ma un'ora di approfondimento dei valori e dei contenuti della religione cattolica.”
“Più che una riforma, la mia credo sia una manutenzione della scuola: rimette al centro la sfida educativa in collaborazione stretta con la famiglia.”
“Gli anni del liceo erano stati una ferita aperta, che a Mattia e Alice era sembrata così profonda da non potersi mai rimarginare. C’erano passati attraverso in apnea, lui rifiutando il mondo e lei sentendosi rifiutata dal mondo, e si erano accorti che non faceva poi una gran differenza. Si erano costruiti un’amicizia difettosa e asimmetrica, fatta di lunghe assenze e di molto silenzio, uno spazio vuoto e pulito in cui entrambi potevano tornare a respirare, quando le pareti della scuola si facevano troppo vicine per ignorare il senso di soffocamento.”
“La cosa che mi affascina è come non soltanto la scuola ma l'intera comunità sembri accettare tutto questo o quantomeno faccia finta di non vederlo.”
“La scuola creativa è il coronamento della scuola attiva: nella prima fase si tende a disciplinare, quindi anche a livellare, a ottenere una certa specie di «conformismo» che si può chiamare «dinamico»; nella fase creativa, sul fondamento raggiunto di «collettivizzazione» del tipo sociale, si tende a espandere la personalità, divenuta autonoma e responsabile, ma con una coscienzamorale e sociale solida e omogenea.”
“Che cosa mi ha salvato dal diventare completamente un cencio inamidato? L’istinto di ribellione, che da bambino era contro i ricchi perché non potevo andare a studiare, io che avevo preso dieci in tutte le materie.”
“Perché già dalla prima media ti attendeva il latino e si cominciava subito, con rosa rosae rosae, chissà perché era scelto il nome del bellissimo fiore per iniziarti ai misteri della prima declinazione; dopo ne arrivavano altre quattro ma, per farti capire che non erano tutte rose (e fiori), con la seconda declinazione ti aspettava un animale inquietante, lupus lupi lupo, la stessa belva che avresti incontrato più tardi, alle superiori, assieme al timido e sfortunato agnello, quando arrivano, siti compulsi, allo stesso ruscello.”
“Scuole: edifici dove si insegna ai propri figli ciò che è essenziale sapere per diventareinsegnanti.”