“Gli anni del liceo erano stati una ferita aperta, che a Mattia e Alice era sembrata così profonda da non potersi mai rimarginare. C’erano passati attraverso in apnea, lui rifiutando il mondo e lei sentendosi rifiutata dal mondo, e si erano accorti che non faceva poi una gran differenza. Si erano costruiti un’amicizia difettosa e asimmetrica, fatta di lunghe assenze e di molto silenzio, uno spazio vuoto e pulito in cui entrambi potevano tornare a respirare, quando le pareti della scuola si facevano troppo vicine per ignorare il senso di soffocamento.”
“Le parole ci impediscono il cammino. Ovunque i primitivi stabilivano una parola, credevano di aver fatto una scoperta. Ma come diversamente stavano le cose in verità! Essi avevano toccato un problema e, illudendosi di averlo risolto, avevano creato un ostacolo alla sua risoluzione. Oggi, ad ogni conoscenza, si deve inciampare in parole dure come sassi, eternizzate, e invece di rompere una parola ci si romperà una gamba.”
“Quel che non mi uccide, mi rende più forte.”
“Il tuo problema è di colmare le differenze che esistono tra dove sei ora e l'obiettivo che intendi raggiungere.”
“La vita è davvero conosciuta solo da quelli che soffrono, perdonano, sopportano le avversità e inciampano di sconfitta in sconfitta.”
“La sua obbedienza alla tempestività nasceva dalla consapevolezza di quanto fosse rara la fusione fra due esseri umani.”