“Tu vivi troppo di frettaed io in fondo ho paura,di non tenerti più stretta.”
“Gli avevano tolto tutto: il lavoro, l’onore, la quiete, la fiducia in se stesso. Ora toccava alla sua ultima consolazione: l’amore.”
“A me la morte mi fa morire di paura perché morendo si lasciano troppe cose che poi non si vedranno mai più: gli amici, quelli della famiglia, i fiori dei viali che hanno quell'odore e tutta la gente che ho incontrato anche una sola volta.”
“La limitazione della capacità non è mai riconosciuta come una perdita da chi la perde.”
“C’è un tormento che di solito aggiungiamo volontariamente e senza necessità alla paura della morte: quando ci uniamo idealmente al dolore che gli altri proveranno alla nostra scomparsa. Se il problema fosse tutto qui, potremmo senz'altro metterci il cuore in pace. La patetica esortazione incisa sulle tombe di campagna, «Non vi addolorate per me, moglie mia e figli cari», ecc., viene in genere presto seguita alla lettera. Non lasciamo poi un vuoto tanto grande nella società come siamo inclini a credere, un po’ per aumentare la nostra importanza e un po’ per consolarci con la compassione postuma.”
“Mentre vivevamo, il mondo sembrava in un certo senso non esistere che per noi, per la nostra delizia e il nostro divertimento, perché a questi fini contribuiva. Ma i nostri cuori hanno cessato di battere e il mondo continua come al solito, e pensa a noi tanto poco come quando eravamo in vita.”
“Sfortunato è colui che non può guadagnarsi alcuni amici sinceri durante la sua vita e più sfortunato è colui che li ha avuti e poi persi. (attraverso le sue azioni).”
“Se ci stacchiamo da qualcosa che alla lunga rappresenta un peso piuttosto che un aiuto ad andare avanti, poi saremo pronti ad aprirci all'essenziale, a ciò che conta. Sebbene a volte, dall'esterno, questa possa sembrare una perdita, con il tempo finirà per rivelarsi un guadagno per noi e per altri.”
“Ecco cosa accade quando subiamo una perdita. Se il nostro sguardo indugia su quella perdita, questa è perduta per sempre. La guardiamo consumarsi e quando anche l'ultima fiamma si spegne, restiamo a fissare la fuliggine.”
“È un giorno triste quello in cui scopri che non sono gli incidenti o il tempo o la fortuna che tengono le cose lontano da te, ma solo te stesso.”
“Mentono sulla marijuana. La marijuana ti fa perdere la motivazione: bugia. Quando sei fatto, puoi fare qualsiasi cosa tu faccia normalmente allo stesso modo, solo che capisci che non ne vale la pena.”
“La morte non è niente.Sono solamente passato dall’altra parte:è come fossi nascosto nella stanza accanto.Io sono sempre io e tu sei sempre tu.Quello che eravamo prima l’uno per l’altrolo siamo ancora.Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.”
“Quello che è andato perduto è irrecuperabile.”
“Esserefigli è un privilegio che solo quando ti viene sottratto dalla vita comprendi perché è facilecadere nelle malinconiche assenze di volti, voci e abbracci che ti hanno fatto grande… anche se faresti di tutto per tornare bambino e ritrovarlo ancora lì quell'abbraccio con cui stringevi tutto il tuo mondo.”
“Quando una persona che ami muore inaspettatamente, tu non la perdi tutta in una volta: la perdi a pezzo a pezzo, in un lungo periodo di tempo – viavia che il suo odore svapora dal cuscino e persino dai vestiti nell’armadio. A poco a poco, tu accumuli le parti perdute. Arriva un giorno in cui la mancanza di una determinata parte ti sopraffà e ti dà la netta sensazione che l’hai perduta per sempre, ma poi ecco arrivare un altro giorno in cui senti la mancanza di un’altra determinata parte.”