“Sulla terra venni nudo, e nudo sottoterra tornerò: perché mi affanno invano se nuda è la meta?”
“Il mondo nasce per ognun che nasce al mondo.”
“L'uomo è un pacco postale che la levatrice spedisce al becchino.”
“Solo l'uomo alla nascita, nudo sulla nudaterra, è abbandonato ai vagiti e ai pianti; e nessun animale è più incline di lui alle lacrime, e fin dall'inizio della vita.”
“Sono venuta al mondo nello stesso ospedale dove 54 anni prima era nato Ernesto Che Guevara: forse è per questo che la libertà è in cima ai miei valori.”
“Mio caro buon Gesù,che per decreto dell'infallibil vostra volontàm'avete fatta nascere nel ceto distinto della prima nobiltà,mentre poteva a un minim cenno vostro nascer plebea,un vermevile, un mostro:io vi ringrazio che d'un sì gran beneabbiev ricolma l'umil mia persona,tant più che essend le gerarchie terrenesimbol di quelle che vi fan coronagodo così di un grad ch'è riflessiondel grad di Troni e di Dominazion.”
Quando il grido è tradotto in una forma radicale di domanda, quando il grido diventa domanda d’amore, domanda non di qualcosa, non di oggetto, ma di segno del desiderio dell’Altro, domanda della presenza presente dell’Altro, il soccorso dell’Altro estrae la vita dal suo “abbandono assoluto”, dall’inermità che accompagna la sua venuta al mondo.
“La nascita di un bambino porta gioia nella casa: avrebbero potuto essere gemelli.”
“Nacque, non visse, morì.”
“Quando sono nata mia mamma mi ha guardato, ha guardato la placenta, e ha gridato: 'Gemelli!'.”
“Noi nasciamo due volte, per così dire: nasciamo all'esistenza ed alla vita; nasciamo come esseri umani e come uomini.”
“La mia nascita fu la prima delle mie sventure.”
“Non è importante ciò che si è alla nascita, ma ciò che si diventa!”
“Non ci si preoccupa mai abbastanza della nascita e della morte, ma solo di rendere divertente ciò che sta in mezzo.”
“Non vi è cura per la nascita e la morte salvo divertirsi nell'intervallo. Il nero sfondo che fornisce la morte tira fuori i colori più teneri della vita in tutta la loro purezza.”