“L'uomo di scienza, così come l'uomo di lettere, è troppo incline a considerare l'umanità in forma astratta e a tener conto solo di un suo singolo aspetto, a dispetto della sua complessità intrinseca.”
“L'usanza comune a molti letterati di disprezzare il mondomoderno, è una maniera dissimulata di presumersi degni di un altro migliore.”
“E' quasi sempre pericoloso avere ragione quando i tempi non sono ancora maturi.”
“Il pessimismo sull’Italia è solo una delle tante forme che assume il lamento degli intellettuali, che non si dannopace perché il mondo di oggi non va secondo le regole stabilite nei libri di ieri.”
“La massa non può fare a meno di uomini capaci, ma gli uomini capaci le sono sempre di peso.”
“Questa non è cultura, è pedanteria, non è intelligenza, ma intelletto, e contro di essa ben a ragione si reagisce. La cultura è una cosa ben diversa.”
“Gli intellettuali sono un grupposociale autonomo e indipendente oppure ogni grupposociale ha una sua propria categoria specializzata di intellettuali?”
“Tutti gli uomini sono intellettuali, si potrebbe dire; ma non tutti gli uomini hanno nella società la funzione di intellettuali (così, perché può capitare che ognuno in qualche momento si frigga due uova o si cucisca uno strappo della giacca, non si dirà che tutti sono cuochi e sarti).”
“Gli intellettuali sono i 'commessi' del gruppo dominante per l'esercizio delle funzioni subalterne dell'egemonia sociale e del governopolitico.”
“L’intellettuale di sinistra si nota subito. Ha, nel dire le cose, quel giusto distacco che nobilita. È elegante, ha un buon reddito, la erre arrotata. L’intellettuale di sinistra ha sempre ragione, dispensa la verità. È ferocemente «anti»: anti-razzista, anti-nazista, anti-fascista e, qualche volta, anche anti-comunista. Mai anti-capitalista. L’intellettuale di sinistra conosce il popolo come le sue tasche, sempre piene. Lo osserva dal suo attico durante le manifestazioni.”
“Gli intellettuali quando chiacchierano, non fanno altro che bere. Cocktail, whisky, rum, cognac, e ancora cocktail e ancora cognac e ancora whisky in tutte le maniere. I nostri intellettuali russi, invece, hanno sempre parlato intorno a una tazza di tè. E davanti a una tazza di tè allungato, si sa, confabulavano i nostri rivoluzionari, quelli della Narodnaja Volja, i populisti, i socialdemocratici; anche Lenin parlava della grande rivoluzione di fronte a un bicchiere di tè. Stalin, invece, pare prediliga il cognac.”
“Qui da noi ci sono più intellettuali falliti che in tutto il Terzo Reich.”
“Chi è intellettualmente dotato tende a esprimersi per paradossi, e questo lo colloca subito fuori la portata del lettore comune.”
“La forza di un partitopolitico non consiste nella grande e autonoma intellettualità dei singoli membri, ma in una disciplinata obbedienza prestata dai membri alla direzione intellettuale.”
“Un intellighenzia dominante, sia in Europa, che in Asia o in Africa, tratta le masse come materia prima su cui sperimentare, elaborare, e sprecare a volontà.”