“Secondo me le persone più infelici al mondo sono quelle in pensione, non hanno scopo.”
“C'è pieno di gente che non è felice, ma certo non si diventa più felici a fare infelici gli altri.”
“La pubblicità è un mezzo studiato per rendervi scontenti di ciò che avete e farvi desiderare ciò che non avete.”
“Più che annoiatoTristePiù che triste InfelicePiù che infelice MalatoPiù che malato AbbandonatoPiù che abbandonato Solo al mondoPiù che solo al mondo In esilioPiù che in esilioMortoPiù che morto Dimenticato.”
“L'infelicità di una moglie con un buon marito è molto più devastante dell'infelicità di una moglie con un cattivo marito.”
“Padre nostro, che sei nei cieli, sì, così infinitamente lontano che nessuno sa dove sei, forse da nessuna parte, dacci oggi qualche diamine di briciola da mangiare per la Tua gloria, e perdonaci se non riusciamo a saldare i nostri debiti col commerciante e coi nostri debitori, e soprattutto non indurci in tentazione di essere felici.”
“La somma felicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia.”
“Se la vita non è felice, che fino a ora non è stata, meglio ci torna averla breve che lunga.”
“L'uomo è tanto più infelice generalmente, quanto è più forte e viva in lui quella parte che si chiama animo.”
“Tutti gli uomini per necessità nascono e vivono infelici.”
“Non v'è infelicitàumana la quale non possa crescere, bensì trovasi un termine a quello medesimo che si chiama felicità.”
“Non gli uomini solamente, ma il genere umano fu e sarà sempre infelice di necessità. Non il genere umano solamente, ma tutti gli animali. Non gli animali soltanto, ma tutti gli altri esseri al loro modo. Non gli individui, ma le specie, i generi, i regni, i globi, i sistemi, i mondi...”
“A chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell'universo, conservata con danno e con morte di tutte le cose che lo compongono?”
“La natura non ci ha solamente dato il desiderio della felicità, ma il bisogno; vero bisogno, come quel di cibarsi. Perché chi non possiede la felicità, è infelice, come chi non ha di che cibarsi, patisce di fame. Or questo bisogno ella ci ha dato senza la possibilità di soddisfarlo, senza nemmeno aver posto la felicità nel mondo. Gli animali non han più di noi, se non il patir meno; così i selvaggi: ma la felicità nessuno.”
“Possiamo dire che oggi in ultima analisi la cagione della infelicità dell'uomomisero, ma non istupido né codardo, è l'idea della Religione, e che questa, se non è vera, è finalmente il più gran male dell'uomo, e il sommo danno che gli abbiano fatto le sue disgraziate ricerche e ragionamenti e meditazioni; o i suoi pregiudizi.”