“Padre nostro, che sei nei cieli, sì, così infinitamente lontano che nessuno sa dove sei, forse da nessuna parte, dacci oggi qualche diamine di briciola da mangiare per la Tua gloria, e perdonaci se non riusciamo a saldare i nostri debiti col commerciante e coi nostri debitori, e soprattutto non indurci in tentazione di essere felici.”
“Il problema restava inalterato: quasi tutti si sentivano tristi e infelici, perfino quelli che avevano gli orologi digitali. Erano sempre di più quelli che pensavano che fosse stato un grosso errore smettere di essere scimmie e abbandonare per sempre gli alberi. E c’erano alcuni che arrivavano a pensare che fosse stato un errore perfino emigrare nella foresta, e che in realtà gli antenati sarebbero dovuti rimanere negli oceani.”
“Questo pianeta ha – o aveva – un problema, e il problema era che la maggior parte dei suoi abitanti era quasi costantemente infelice. Per rimediare al guaio furono suggerite varie proposte, ma queste concernevano per lo più lo scambio continuo di pezzetti di carta verde, un fatto indubbiamente strano, visto che tutto sommato non erano i pezzetti di carta verde a essere infelici.”
“Questo pianeta ha, o meglio aveva, un fondamentale problema: la maggior parte dei suoi abitanti era afflitta da una quasi costanteinfelicità.”
“Non debbono esserci bambini infelici, a questo mondo. E' tutta qui, in fondo, la nostra speranza. I bambini rappresentano il futuro. Se non vi fossero bambini infelici, l'avvenire sarebbe lieto e sicuro.”
“Un uomo dovrebbe anche considerare quello che ha, piuttosto che quello che vuole; in secondo luogo quanto più infelice potrebbe essere di quello che in realtà è.”