“In passato si pensava alla facoltà creativa dell’uomo attraverso un’immagine aerea: l’ispirazione.”
Carmelo Bene o Giorgio Morandi non erano preoccupati della propria “creatività”: avevano da lavorare.
Uno studio lessicale sul termine “creatività”, o meglio sull’inglese creativity, mostrerebbe che il suo più largo uso non è avvenuto nell’ambito e nell’epoca dell’estetica romantica, quando pure più si parlava di “creazione” a proposito dell’invenzione artistica e quando più l’artista pareva essere dotato di virtù sovrannaturali e demiurgiche. La creativitàcompare invece a metà del Novecento e il suo luogo è l’incrocio fra la cultura e i mass-media. La vera mitologia della creatività si innesta su usi della parola (e dell’area concettuale) di tipo non direttamente artistico, o non pienamente artistico. Gli ambiti a cui la creatività è stata associata più di frequente, e quasi per antonomasia (sino a qualificare i rispettivi addetti come “creativi” o le sue produzioni come “creazioni”) sono la pubblicità e la moda prêt-à-porter. Entrambi (come il loro intreccio) sono impensabili senza comunicazioni di massa.
“I creativi arrivano quando i creatori se ne sono andati.”
“Senza creatività si avranno difficoltà di adattamento, non si affronteranno i problemi, si resterà sulle proprie posizioni. La mancanza di creatività diventa quindi un problema della collettività, poiché una società di uomini creativi è anche una società di uominiliberi, e viceversa.”
“Io sono un essereumano molto, molto, molto creativo. Io scrivo musica in ogni momento. Io scrivo costantemente copioni. Dirigo la casa di produzioni di mia proprietà. Sono anche una donna imprenditrice molto determinata. Ho una città con cui confrontarmi. Ho un sacco di cose da fare e non ho il tempo di essere classificata come difficile, e non ho il tempo di preoccuparmi.”
“L'entusiasmo è il più grande patrimonio che l'uomo possieda, è l'energia vitale che stimola le idee, è il sentiero che conduce al successo. Rappresenta la colonna portante attorno alla quale possiamo muoverci con libertà e creatività.”
“Chi possiede l'immaginazione, con quale facilità crea dal nulla un mondo.”
“Le mie idee le porto a lungo dentro di me, spesso molto a lungo prima di metterle per iscritto... Cambio molto, scarto e tento sempre di nuovo, finché non sono soddisfatto, poi comincio ad elaborare nella mia testa, allargo, restringo, spingo verso l'acuto e verso il grave e, poiché so cosa voglio, la concezione di fondo non mi abbandona mai.”
“Nei primi anni di questo secolo, ogni giorno – quale che fosse il tempo, con il sole o con la neve – si vedeva un uomopasseggiare attorno ai bastioni della città di Vienna. Quest’uomo era Beethoven, il quale, nel corso dei suoi vagabondaggi, elaborava nella propria testa le magnifiche sinfonie che poi avrebbe messo sulla carta. Per lui il mondo smetteva di esistere; invano le persone si levavano il cappello al suo passaggio. Lui non vedeva nulla; la sua mente era altrove.”
“Sovente è nell’ora in cui l’artista e il poeta sembrano meno occupati nella loro opera che vi sono immersi più in profondità.”
“Quando il non creativo dice al creativo cosa fare, smette di essere arte.”
“Lo stress ci rende stupidi. Quando siamo stressati, il nostro spirito si dissolve nell’aria e la creatività va a finire in cantina.”
“I registi non chiedono solo creatività, ma anche attenzione e preparazione.”
“La vita è sempre creazione, imprevedibilità e, nello stesso tempo, conservazione integrale e automatica dell'intero passato.”