“Non abbiamo elementi che ci autorizzino a spiegare la realtà in base a criteri diversi da quelli scientifici. Non esistono ragioni valide per credere a qualcosa che non sia l’esperienza diretta.”
Una tigre aveva due seguaci: un leopardo e uno sciacallo. Ogni volta che la tigre azzannava una preda, lei mangiava quel che poteva e lasciava i resti al leopardo e allo sciacallo. Un giorno successe però che la tigre uccise tre animali: uno grosso, uno medio e uno piccolo. "E ora come li dividiamo?" chiese la tigre ai suoi due seguaci. "Semplice, - rispose il leopardo, - tu prendi il più grande, io prendo il medio e quello piccolo lo diamo allo sciacallo". La tigre non disse nulla, ma con una zampata sbranò il leopardo. "Allora, come li dividiamo?" Chiese di nuovo la tigre. "Oh, Maestà - rispose lo sciacallo, - Il pezzo piccolo lo prendi tu per colazione, quello grande lo tieni per pranzo e quello medio lo mangi a cena". La tigre era sorpresa. "Dimmi, sciacallo, da chi hai imparato tanta saggezza?" Lo sciacallo per un po' esitò, poi con l'aria più umile che riuscì a metter su rispose: "Dal leopardo, Maestà".
“La vera conoscenza non viene dai libri, neppure da quelli sacri, ma dall’esperienza. Il miglior modo per capire la realtà è attraverso i sentimenti, l’intuizione, non attraverso l’intelletto. L’intelletto è limitato.”
“Il tempo non si ripete, il tempo è solo presente, perché solo al presente se ne fa l’esperienza.”
“Non è mai troppo tardi per rinunciare ai nostri pregiudizi. Non possiamo accettare nessuna maniera di pensare o di agire - per quanto antica essa sia - senza averla precedentemente sperimentata. Ciò che tutti, oggi, accettano per vero apertamente e senza discutere, può apparirefalso domani: puro vapore d'opinioni, che qualcuno aveva creduto fosse una nube che avrebbe portato pioggia benefica sui suoi campi.”
“L'esperienza insegna, essa è la maestra degli stolti.”