“Nella bocca di Krishna scorse l’universo nella sua interezza ed eternità, tutte le stelle e i pianeti e lo spazio tra loro, tutte le terre e tutti i mari e la vita che racchiudono; vide i giorni passati e quelli futuri, ogni idea e ogni emozione, la pietà, la speranza e i tre elementi della natura; non mancava proprio nulla, non un granello di sabbia, né una candela, né una creatura, un villaggio, o una galassia; Yashoda riconobbe persino se stessa e vide che ogni frammento di polvere era al suo posto.”