“Aveva non solo imparato la differenza tra uomini bianchi e uomini neri, ma stava imparando che c’era una differenza tra uomini bianchi e uomini bianchi [...]. Egli aveva cominciato a capirlo senza esserne però ancora consapevole. Pensava ancora che dipendesse solo da dove e come venivi al mondo; se eri fortunato o sfortunato; e che i fortunati erano ancor più lenti e riluttanti degli sfortunati a trarne vantaggio o credito, o a sentire che tale condizione desse loro alcunché di più della mera fortuna; e pensava ancora che semmai avrebbero avuto per gli sfortunati un senso di maggiore tenerezza di quanto gli sfortunati ne avrebbero mai dovuto provare per loro.”
“Agli stupidi non capita mai di pensare che il merito e la buona sorte sono strettamente correlati.”