“Il processo creativo in se stesso è già un'attività estremamente piacevole: per me è divenuta come una droga della quale non posso farne a meno. Generalmente lavoro per un anno, poi mi concedo sei mesi di relax e di viaggi. Trascorsa questa pausa, comincio ad attendere con ansia l'ispirazione.”
“Dimenticavo di dirLe che, per scrivere, bisogna avere qualche cosa da scrivere.”
“Inguaribilmente, nella prima stesura io mi indirizzo ad un lettore ottuso, a cui bisogna martellare i concetti in testa. Dopo lo smagrimento, lo scritto è più agile: si avvicina a quello che, più o meno consapevolmente, è il mio traguardo, quello del massimo di informazione con il minimo ingombro.”
“Un ottimo surrogato al riposo [del manoscritto] può essere costituito da un lettore-cavia, dotato di buon senso e buon gusto, non troppo indulgente: il/la coniuge, un amico/a. Non un altro scrittore: uno scrittore non è un lettore tipo, ha sue preferenze e fisime peculiari, davanti a un testobrutto è sprezzante, davanti a un bello è invidioso.”
“Il rifiuto è il migliore amico di uno scrittore. Se non fallisci regolarmente, stai vivendo così al di sotto del tuo potenziale che stai comunque fallendo.”
“Non c'è modo peggiore di perdere il proprio tempo che il comporre versi. Un autore, buono o cattivo o mediocre che sia, è una bestia che chiunque ha il diritto di attaccare; perché, pur non essendo da tutti scrivere libri, tutti si considerano in grado di giudicarli. ”