“I tuoi confini, o Italia, son questi! ma sono tutto dì sormontati d'ogni parte dalla pertinace avarizia delle nazioni. Ove sono dunque i tuoi figli? Nulla ti manca se non la forza della concordia. Allora io spenderei gloriosamente la mia vita infelice per te: ma che può fare il solo mio braccio e la nuda mia voce? — Ov'è l'antico terrore della tua gloria? Miseri! noi andiamo ogni dì memorando la libertà e la gloria degli avi, le quali quanto più splendono tanto più scoprono la nostra abbietta schiavitù. Mentre invochiamo quelle ombre magnanime, i nostri nemici calpestano i loro sepolcri. E verrà forse giorno che noi perdendo e le sostanze, e l'intelletto, e la voce, sarem fatti simili agli schiavi domestici degli antichi, o trafficati come i miseri Negri, e vedremo i nostri padroni schiudere le tombe e disseppellire, e disperdere al vento le ceneri di que' Grandi per annientarne le ignude memorie: poichè oggi i nostri fasti ci sono cagione di superbia, ma non eccitamento dall'antico letargo. Così grido quand'io mi sento insuperbire nel petto il nomeItaliano, e rivolgendomi intorno io cerco, nè trovo più la mia patria.”
“I governantiitaliani hanno un braccio lungo e uno corto: Quello lungo serve a prendere, e arriva dappertutto; quello corto serve a dare, e non raggiunge che i più vicini.”
“In Italia le fiction popolari possono arrivare anche a 200 puntate.”
“Nel cinema horror negli anni Ottanta c’erano gli zombie, c’era l’assassino, e c’era il grande maestro Dario Argento che comunque aveva impiantato quello zoccolo duro sul modo di raccontare le storie.”
“Non c'è niente da vedere, è tutto uno schifo... Non visitate l'Italia! Statevene a casa vostra, che è meglio.”
“Vado in Italia! Vado in Italia!”