“Ogni malato soffre di una malattia che non ha nome, una malattia che non s’è mai verificata prima e non si verificherà mai poi nello stesso modo e nelle stesse circostanze - scriveva Hahnemann. Da qui nacque la regola fondamentale dell’omeopatia: occuparsi del malato, dei suoi sintomi, della sua percezione della malattia; non della malattia in sé. Tanti possono avere il mal di testa, ma ognuno ha le proprie ragioni per averlo. L’aspirina può togliere quel sintomo a tutti, ma ognuno resterà con la propria ragione del suo mal di testa. E quella ragione, prima o poi, troverà altri modi di esprimersi.”
“È stato particolarmente difficile guardare questo incredibile talento, un uomoforte, nel pieno della sua vita, disfarsi lentamente. La sensazione d'impotenza era incredibile.”
“E' la paura a colpirti per prima, dopo arrivano la rabbia e la frustrazione. Parte del problema deriva dal fatto che sappiamo veramente poco di come il corpo ci tradisce e si ribella contro di noi.”
“Nella solitudine, nella malattia, nella confusione, la semplice conoscenza dell'amicizia rende possibileresistere, anche se l'amico non ha il potere di aiutarci. È sufficiente che esista. L'amicizia non è diminuita dalla distanza o dal tempo, dalla prigionia o dalla guerra, dalla sofferenza o dal silenzio. È in queste cose che essa mette più profonde radici. È da queste cose che essa fiorisce.”
“La medicina è la sola professione che lotta incessantemente per distruggere la ragione della propria esistenza.”
“Tre malattie vi erano anticamente: il desiderio, la fame e la vecchiaia; dal macello del bestiame altre novantotto ne conseguirono.”