“Sono un intrattenitore, non un comico, e gli intrattenitori passano e vanno, a parte Walter Chiari. Anzi, io non lavoro affatto, faccio quel che facevo fin da bambino quando facevo ridere tutta la classe.”
“Ho un senso sviluppato del ridicolo, ma non ho il senso dell'umorismo.”
“Era un comico nazional-popolare? Era italiano, e faceva ridere il popolo. Più nazional-popolare di così!”
Sa cosa mi disse a Roma il cardinale Poletti? "Lei fa del bene, perché con il suo personaggio la gente si rilassa e sorride, riconciliandosi un poco con la vita". Fra poco mi venderanno in farmacia.
“Scurrilità: La comicità è natura. L'uso di termini sessuali diventa un discorso. Non si può dire che ho parlato del pisellino. La scurrilità è la zolla, l'essenza della terra, il ventre, il materialismo del comico. La nostra tradizione è scurrile. Bisogna avere gaudio e volare, volare sulle parole.”
“Non c'è comico al di fuori di ciò che è propriamente umano.”