“L’uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli avvertiva subito un fortedesiderio di caffè.”
“Per qualche motivo i pub più vicini alle stazioni hanno un’aria particolarmente squallida e terribilmente sporca, forse per via del pallore mortale di cui paiono soffrire le polpette esposte sul bancobar. Ma peggio delle polpette sono i panini.”
“È pranzando nei pub il sabato con simili panini che gli inglesi cercano di espiare i loro peccati nazionali.”
“Ne la chiesacoi santi, e in taverna coi ghiottoni.”
“Merito un premio per questo: versare il drink, agitarlo, annusarlo. Lasciare il bar senza averne bevuto un sorso. È questo che ti fa sentire disintossicata.”
“La briscola. Gioco molto semplice. L’avversario sbatte sul tavolo una carta, e voi dovete sbatterla più forte. I buoni giocatori rompono dai quindici ai venti tavoli a partita. È opportuno, prima di sbattere la carta sul tavolo, inumidirla con un po’ di saliva. Le carte prendono così la caratteristica forma a cartoccio, e la durezza di un sasso. In molti bar, per mescolare un mazzo di carte da briscola, si usa un’impastatrice.”