“Sono i preti che hanno delle pretese, non gli dei.”
“Alcuni padri raccontarono a un anziano che uno di loro, spintosi troppo a sud nel deserto di Scete, era stato divorato da una tribù cannibale. L’anziano, per consolare la loro mestizia, rifletté:- Se non altro, con lui quei poveri selvaggi hanno assaporato per la prima volta il gusto della nostra religione…”
“I santipadri del deserto erano talmente odiati dagli abitanti di Alessandria, che vivevano nei vizi e nella corruzione, che a quei tempi circolava in città questa battuta:- Se vedi un monaco che sta affogando nel Nilo, che cosa gli lanci?- Un’ancora.”
Disse un giorno un anziano a un fratello:- Quando un monaco dice “Io sono umile”, sicuramente non lo è. Quando dice “Io non sono umile”, sicuramente lo è. Io, per esempio, non sono affatto umile.
“Un fratello, in visita ad abba Eulogio, lo lodava per il suo lunghissimo silenzio, che durava da più di tre anni. Facendo così, lo costrinse a parlare.E abba Eulogio disse:- Il mio silenzio è povera cosa. I bimbi infatti gridano, gli uomini del mondo parlano, i monaci tacciono. Ma i santi, cantano.”
Scrisse un anziano: “In un cenobio, nulla esaspera più i monaci che un igumeno inerte. Ma nulla li inquieta di più che un igumeno sul punto di prendere qualche decisione”.