“Quella nata negli anni Sessanta, i baby boomers, è una generazione di tecnici, gente capace ad applicare, impressionata dalle potenzialità reddituali di un corso di studi, mai guidata dalla passione, mai spinta dal desiderio, ma sempre dall’opportunità. Uomini e donne che fin da ragazzi hanno letto poco, e quindi hanno partorito pessimi sogni, e letteratura ancora peggiore. I racconti dei miei coetanei sono per lo più storie dal valore sociologico, affreschi di una generazione in preda alle nevrosi. Quando va bene sono storie di genere, scopiazzate dagli americani. Se vai in libreria è un fiorire di ispettori, poliziotti, magistrati, giornalisti col gusto del massacro. Quasi tutta roba già letta, inventata da altri, riscritta. La mia generazione passerà alla storia per aver inventato lo splatter, il trash, la gioventù cannibale, i romanzi ispirati dalla cronaca nera. Sembra che l’emozione sia un po’ sclerotizzata, in questi anni, e ci sia bisogno di darle qualche scossa a suon di sangue. Noi siamo sempre stati ragazzi cresciuti, incapaci di raccontare storie, oltre che di viverle.”
“Il parere della maggioranza non può essere che l'espressione dell'incompetenza.”
“Fate ogni cosa per parere buoni, ché serve a infinite cose; ma perché le opinione false non durano, difficilmente vi riuscirà el parere lungamente buoni, se in verità non sarete; così mi ricordò già mio padre.”
“Se quelli che dicono male di me sapessero quel che penso di loro, direbbero peggio.”
“La tolleranza dello scettico... accettare le opinioni più diverse e davvero più contraddittorie, e mantenere tutti i suoi sospetti per i ‘dogmatici’.”
“Nella vita si è costretti a prendere delle decisioni e se non si prendono delle decisioni non si farebbe mai niente perché si passerebbe tutto il tempo a scegliere tra una cosa e l’altra. Quindi è bene avere una ragione per odiare alcune cose e amarne delle altre.”