“La malattia è paragonabile al viaggio in una terra lontana.”
“Sulla scala dell’universo il mio malanno non incideva granché; qualunque fosse stato il «poi» della mia storia, il sole sarebbe sorto e tramontato ancora e i pesci avrebbero continuato a nuotare sul fondo della coscienza cosmica.”
“Ogni malato soffre di una malattia che non ha nome, una malattia che non s’è mai verificata prima e non si verificherà mai poi nello stesso modo e nelle stesse circostanze - scriveva Hahnemann. Da qui nacque la regola fondamentale dell’omeopatia: occuparsi del malato, dei suoi sintomi, della sua percezione della malattia; non della malattia in sé. Tanti possono avere il mal di testa, ma ognuno ha le proprie ragioni per averlo. L’aspirina può togliere quel sintomo a tutti, ma ognuno resterà con la propria ragione del suo mal di testa. E quella ragione, prima o poi, troverà altri modi di esprimersi.”
“Con gli occhi sgranati, respirando a bocca aperta, in silenzio, protetto da tutte le intemperie, rimpinzato di antibiotici, persino vaccinato contro un possibile raffreddore che i medici dicevano nel mio caso avrebbe potuto esserepericoloso, stavo da solo, al sicuro nella mia vasca a osservare, a volte immobile per ore, il mondo che si agitava appena fuori dalla mia parete di vetro: New York.”
“Fa bene essere qualche volta malato.”
“Non può esser nota nessuna malattia da cui sia colpito un uomo vivente: poiché ogni uomo vivente ha le sue particolarità e soffre sempre d'una infermità particolare e sua.”