“Connotati d’insieme: lo sfumarsi dei confini tra i reparti fino all’annullarsi della nozione stessa di reparto, con le variazioni dal 4-4-2 al 4-3-3 che diventano, se non irrilevanti, secondarie; la visibilità del principio che in scienza si dice «olistico», secondo cui il tutto è più della somma delle parti (ovvero, applicato al calcio, la squadra è qualcosa di più e di diverso rispetto alla somma tecnica, atletica e psicologica dei giocatori); e il concetto di polivalenza sia individuale (il giocatore capace di affrontare tutte le fasi di gioco) sia collettiva (la predisposizione ad affrontare tutte le possibili situazioni tattiche).”