“- Bambino: A me non fa paura, sembra una specie di tacchino gigante!- Alan: Un tacchino? Immaginiamo di essere nel periodo cretaceo, il primo avvistamento di questo maxi tacchino avverrebbe in una radura, a questo punto rimanete fermi perché pensate che la sua capacità visiva sia basata sul movimento, e che se non vi muovete lui non vi vede, ma non è vero, voi lo fissate e lui vi fissa a sua volta, e in questo momento attacca, ma non frontalmente, ma dai due lati, da parte di altri due velociraptor, dei quali non sospettavate nemmeno l'esistenza, perché i raptors cacciano in branchi e usano tecniche di caccia particolari, e vi stanno affettando con questo artiglio ricurvo di 15 cm collocato sul dito medio. Lui non si limiterebbe a mordervi la giugulare come farebbe un leone, lui vi sciabola qui! O qui! Oppure qui in mezzo alla pancia facendo fuoriuscire le budella, il guaio è che siete ancora vivi quando cominciano a mangiarvi. Beh! Adesso che lo sai cerca di avere un po' più di rispetto!”
“Non vi crede nessuno quando dite che quello che è successo è una calamitànaturale!”
“I bambini amavano i dinosauri perché queste gigantesche creature impersonavano la forza incontrollabile e sempre incombente dell’autorità. Erano un simbolo dei genitori. Affascinanti e incontrollabili, proprio come i genitori. E i bambini li amavano, proprio come amavano i genitori.”
“I dinosauri devono esser ancor più restii delle tigri e dei leoni ad aggredire l’uomo. Dopo tutto, provengono da un tempo di molto anteriore alla comparsa dell’uomo — e persino dei grandi mammiferi — sulla terra. Dio sa cosa pensano quando ci vedono. Perciò mi chiedo se per caso non abbiano appreso, a un certo punto, che gli esseri umani sono facili da uccidere.”
“Erano qui prima di noi... e se non stiamo attenti saranno qui anche dopo.”
“Portare via i dinosauri da quest'isola è la peggiore idea della lunga tristestoria delle cattive idee, e io sarò presente quando lo capirà!”