“Mi domando sempre in che punto si debba pungolarti, per tirarti fuori qualcosa di grande, di bello, di buono. Sono sempre stato convinto che questo qualcosa ci fosse in tutti i giovani, ma francamente comincio a dubitarne.”
Siete arrivati in un mondo che ha già esaurito ogni esperienza, digerito ogni cibo, cantato ogni canzone, letto e scritto ogni libro, combattuto ogni guerra, compiuto ogni viaggio, arredato ogni casa, inventato e poi smontato ogni idea... e pretendere, in questo mondo usato, di sentirvi esclamare “che bello!”, di vedervi proseguireentusiasti lungo strade già consumate da milioni di passi, questo no, non ce lo volete – potete, dovete – concedere. Il poco che riuscite a rubare a un mondo già saccheggiato, ve lo tenete stretto. Non ce lo dite, “questo mi piace”, per paura che sia già piaciuto anche a noi. Che vi venga rubato anche quello.
“Un’umanità sfinita e transennata cercherà di protrarre oltre ogni logicolimite il proprio potere. Ho qualche probabilità di farne parte, se tengo in ordine le mie arterie, la smetto di bere e fumare, evito i formaggi. Ma potrò fare tai chi in un parco, insieme ad altri cadaveri animati come me, senza che un cecchino del Fronte di Liberazione Giovanile, appostato su un tetto, mi centri in piena fronte?”
“Ho visto tutto quello che non ho più da tempo, né riavrò mai più. La giovinezza può essereeterna, ho pensato. Purché si accetti che non ci appartiene più. Che passa oltre, come l’acqua di un fiume. Solo perché la giovinezza è quella degli altri noi dobbiamo odiarla?”
“La giovinezza non è una età, è una stagione del cuore.”
“Guardando indietro nella mia vita, avrei voluto muovermi e fare il matto più spesso quando ero giovane - perché quando lo fai, scopri che puoi farlo.”