L’essere più cervelluto mai apparso sul pianeta si è estinto meno di 50 mila anni fa; noi siamo i suoi “nipoti”: i figli del fratelloscemo.
“Noi siamo i primi che, per un periodoprolungato, fin dalla nascita, non hanno patito sventure se non personali, private. Da quando siamo venuti al mondo le malattie epidemiche, la fame, la mancanza di abiti, l’insicurezza, la guerra, la mancanza del diritto fondamentale, la prevaricazione dei diritti umani, l’assenza delle tutele sociali… erano tutte malattie già debellate, almeno sostanzialmente, almeno in Europa, Usa e negli altri Paesi evoluti. I nostri genitori, dunque appena una generazione precedente, non hanno goduto di questo benessere. L’hanno creato.”
“Quella nata negli anni Sessanta, i baby boomers, è una generazione di tecnici, gente capace ad applicare, impressionata dalle potenzialità reddituali di un corso di studi, mai guidata dalla passione, mai spinta dal desiderio, ma sempre dall’opportunità. Uomini e donne che fin da ragazzi hanno letto poco, e quindi hanno partorito pessimi sogni, e letteratura ancora peggiore. I racconti dei miei coetanei sono per lo più storie dal valore sociologico, affreschi di una generazione in preda alle nevrosi. Quando va bene sono storie di genere, scopiazzate dagli americani. Se vai in libreria è un fiorire di ispettori, poliziotti, magistrati, giornalisti col gusto del massacro. Quasi tutta roba già letta, inventata da altri, riscritta. La mia generazione passerà alla storia per aver inventato lo splatter, il trash, la gioventù cannibale, i romanzi ispirati dalla cronaca nera. Sembra che l’emozione sia un po’ sclerotizzata, in questi anni, e ci sia bisogno di darle qualche scossa a suon di sangue. Noi siamo sempre stati ragazzi cresciuti, incapaci di raccontare storie, oltre che di viverle.”
“Una generazione di indecisi, di uominiincapaci di sostenere le responsabilità. E questo non sarebbe stato neanche un disvalore. Avrei amato una classe che rompeva lo schema familiare. Basta chiesa, basta casa, basta famiglia. Ma noi l’abbiamo fatto per paura, per tedio, non per progetto. Dunque non vale. Una rivoluzione involontaria.”
“Io so come le anime dei granditalvolta dimorano in noi, e in essenon siamo che il riflesso di queste anime. ”
“Siamo colpiti dalla inflessibile incostanza delle leggi che regolano il moto dei mondi e che presiedono alla successione delle generazioni umane.”