La "mafia stragista" non esiste più, è stata destrutturata, è stata ridotta all'impotenza attraverso gli ergastoli che sono stati inflitti.
Io sono come l'uomo invisibile in "Cosa Nostra".
Che l’Italia, e non soltanto la Sicilia, è un paese disperatamente mafioso, senza un minimo di convivenza civile, di rispetto per gli altri. C’è troppa gente scaltra, “spertu” dicono da noi. Chi può farla a un altro, la fa. E ritiene di far bene. Un tempo guardavo all’Italia del Nord e pensavo che lì la mafia non sarebbe mai attecchita. Oggi non ne sono più così sicuro. Questa è una campana che suona per tutti.
“Il popolo siciliano è un popolo forte, generoso, intelligente. Il popolo siciliano è il figlio di almeno tre civiltà: la civiltà greca, la civiltà araba e la civiltà spagnola. E' ricco di intelligenza questo popolo. Quindi non deve essere confuso con questa minoranza che è la mafia. E' un bubbone che si è creato su un corpo sano.”
“Se Totò Riina non avesse organizzato la cosiddetta 'strage di viale Lazio', io non sarei mai stato concepito.”
“I giovani siciliani si vergognano di essere accostati a Totò Riina o a Bernardo Provenzano, ma nella nostra terra sono nati anche Giovanni Falcone, Peppino Impastato, Rocco Chinnici, Paolo Borsellino, Calogero Zucchetto, Ninni Cassarà, Rosario Livatino, il giudice ucciso a 38 anni: eroi veri e siciliani anche loro. Esiste la possibilità di scegliere ed è giusto che i giovani abbiano l’opportunità di conoscere questi grandiuomini, per avere un esempio in cui credere, continuarne la missione e creare un futuro diverso.”