“Non c'è libro più bello di una lunga salita. Non c'è pagina più densa di un foglio di neve bianca. Non c'è vita più sensata di una vita trascorsa camminando.”
“Camminare, edificare-costruire, confessare. Ma la cosa non è così facile, perché nel camminare, nel costruire, nel confessare, a volte ci sono scosse, ci sono movimenti che non sono proprio movimenti del cammino: sono movimenti che ci tirano indietro.”
“Camminare è un’arte, perché, se camminiamo sempre in fretta, ci stanchiamo e non possiamo arrivare alla fine, alla fine del cammino. Invece, se ci fermiamo e non camminiamo, neppure arriviamo alla fine.”
“Camminare è proprio l’arte di guardare l’orizzonte, pensare dove io voglio andare, ma anche sopportare la stanchezza del cammino. ”
"Camminare" è stata la prima parola che il Signore ci ha proposto: camminare, e poi costruire e confessare.
Uscendo per le strade, la fede limita l’avidità dello sguardo di dominio e aiuta il prossimo – quel prossimo concreto, che guarda con il desiderio di servirlo – a mettere meglio a fuoco il suo stesso “oggetto proprio e amato”, GesùCristo venuto nella carne.