“Voi non potete venire qui e molestare i miei clienti per come si vestono!”
Non c’è niente di più culturale dell’idea di natura. Non c’è niente di più difficile da sradicare dell’idea che esistano situazioni che sono per definizione naturali o più naturali di altre. Questa idea viaggia in compagnia del pregiudizio per cui ciò che è considerato “naturale”, in quanto tale viene giudicato più “buono”, più “giusto”, più “sano” e più “sicuro”. Si tratta di un pregiudizio fortemente radicato nella nostra cultura.
“Il lettore o telespettatore reinterpreta i messaggi e le informazioni in base ai propri pregiudizi e li classifica a priori nelle caselle «buono» e «cattivo», o in due categorie estremamente subdole come «naturale» e «artificiale».”
“Amerò sempre la falsa immagine che mi sono fatto di te.”
“Il peggior errore del primo contatto è la sfortunata abitudine di faresupposizioni.”
“Grazie al fermo convincimento di essereliberi di pensare, non sospettiamo nemmeno di trascorrere tutta la nostra esistenza riproducendo schemi di pensiero ‘preconfezionati’, cioè pensieri meccanici acquisiti per imitazione dall’ambiente, e pertanto non realmente coscienti. Imitiamo le idee presenti nel mondo esterno di cui veniamo a conoscenza, e lo facciamo riguardo a qualsiasi campo della vitasociale: la medicina, la politica, l’economia…”