“I treni continuano nei loro ritardi apocalittici, ma in compenso centinaia di video al plasma sulle pensiline sparano con cadenza ansiogena pubblicità per intontire l’utenza.”
“A forza di fare la gloria dei caffè, degli olii, delle automobili o dei detersivi, i creatori di celebrità sono frustrati dal fatto di essere meno conosciuti dei prodotti che lanciano.”
“La pubblicità è l'acceleratore del meglio e del peggio senza che nulla possa arrestare la velocità presa.”
“Il pubblicitario deve essere pronto a diffondere tutte le informazioni tranne quelle che considera false e indegne.”
Ogni elezione è simile ad una drammatizzazione portata dalla stampa insieme alla pubblicità: se non si descrive una storia autentica, sincera e vera, se non suona la "musica sociologica" del momento nella quale ognuno può riconoscersi e sapere che l'uomo che ha davanti sarà l'uomo che domani creerà un mondo migliore per lui e per i suoi figli, non ci sono elezioni possibili.
La pubblicità era un mezzo un po' fascista di comunicare perché era un monologo della comunicazione, si infilavano "chiodi" nella testa delle persone; diventerà molto più democratica perché ognuno avrà la possibilità di scegliere l'informazione che vorrà.