“Non sempre fanno il bene del proprio assistito. Gestiscono purtroppo in toto un ragazzo che invece dovrebbe prendere coscienza. Non bisogna parlare tramite il proprio agente.”
A questo sport [il calcio] io mi sottraggo, e nemmeno lo guardo. Giocatori che si mettono a correre solo se sono inquadrati da un regista durante le "notturne" di coppa, gente che si vende per un gelato o un frigorifero, altra gente che non si sacrifica per scudetti o traguardi, ma per usare scudetti e traguardi a fini monetari, non sono i "miei" sportivi. Li ho salutati senza rancore, e non possiamo più rivolgerci un fraterno "tu", ma un vecchio e più pulito "lei".
“Alcuni giocatori di calcio soffrono quattro o cinque incidenti mortali a partita. Ecco quanto sono duri.”
“Quando si hanno dei principi come li aveva lui diventa facile compattare un gruppo, lui era un esempio per tutti.”
“Ho un cruccio, che a volte diventa rimorso; non essere riuscito a civilizzare il pubblico, non aver fatto abbastanza per combattere il tifo.”
“Il giorno che decisi che avrei fatto il calciatore, non sapevo dove sarei arrivato. Sapevo che i miei preferivano fare di me un medico, un farmacista o almeno vedermi lavorare in banca. Io avevo capito che il calcio può dare grandissime gioie alla gente.”