“Berlusconi sarà sicuramente il volto della menzogna e del malaffare istituzionalizzato, ma in Italia il volto del Più Grande Crimine proiettato al futuro è il centrosinistra.”
“L’Italia c’è ma gli italiani non hanno senso della comunità. Ognuno pensa ai fatti suoi, al proprio orto infischiandosene se quello del vicino va male.”
“Tutti i ballimoderni sono notoriamente americani. E prima che nei locali ballino la tarantella credo che ne passerà del tempo. Ma tutto può succedere.”
“Questa società italiana appare putrefatta e moralmente fiacca. Tutta, non soltanto il governo e il sottogoverno: tra chi sta dentro il palazzo e chi sta fuori c'è una corrispondenza. La corruzione dei politici e dei loro manager è una costante della vita politica italiana e forse non soltanto italiana: nasce soprattutto dal bisogno di procurarsi l'enorme quantità di soldi che i partiti e le loro correnti divorano, coinvolge tutti o quasi, creando una ragnatela di reciproci ricatti.”
“Sono certo che morirò avendo fallito il mio programma di vita: non vedrò l’emancipazione civile dell’Italia. Sono passato per alcuni innamoramenti, la Resistenza, Mattei, il miracoloeconomico, il centro-sinistra. Non è che allora la politica fosse entusiasmante, però c’erano principi riconosciuti: i giudici fanno giustizia, gli imprenditoriimpresa. Invece mi trovo un paese in condominio con la mafia. E il successo di chi elogia i vizi, i tipi alla Briatore.”
“Se vi capita di andare in paesi come il Giappone o gli Stati Uniti vi accorgerete di una cosa sconcertante: le persone hanno fiducia. Si dà per scontato che ci sia una piccola porzione di furbi e che la maggioranza sia di fessi? No, non è questo il concetto, forse si dà per scontato che la maggioranza sia di brave persone. I furbi sono stigmatizzati, perseguitati, emarginati. Pensiamo a Cesare Previti, condannato in via definitiva per aver corrotto dei giudici, e che era stato proposto come ministro della Giustizia. A un certo punto, di fronte alla montagna di accuse che lo sovrastava, ammise che tutto quello che gli si sarebbe potuto imputare sarebbe stato solo di aver frodato il fisco. Quando ho sentito questa dichiarazione sono saltato sulla sedia: Al Capone è stato condannato per lo stesso motivo. Per il nostro ministro della Giustizia in pectore (poi lo fecero ministro della Difesa) frodare il fisco non era un peccato grave. Alla fin fine non era neppure un peccato. Era una cosa da ammirare: chi può non le paga, le tasse. Qui nessuno è fesso…”