“Chiedere può essere la vergogna di un minuto, non chiedere può essere il rimpianto di una vita.”
“Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.”
“Mi si dirà che è solo un personaggio di fantasia. Ma è proprio questo il bello. Celebrare il Corsaro Nero significa superare la linea di confine in cui la letteratura si interseca con il mondo della realtà. Un mondo in cui è lecito domandarsi: è più reale Cervantes o don Chisciotte? Chi è esistito sul serio, chi rimarrà nella memoria collettiva? Sandokan o quel pazzo di capitan Salgari?”
“Che cosa vuol sapere la gente? Se è tradita dalla moglie o dal marito, se la figlia si sposa, se il figlio troverà un buon lavoro. C’è forse qualcuno che va dall’indovino per chiedere se il buco nell’ozono è riparabile? Se la popolazione del mondo può continuare a crescere liberamente senza che il tutto scoppi?”
“Come si spiega l’amore? Abbiamo perso l’abitudine di porci queste domande, ma il problema resta. Perché uno vede una donna e se ne innamora? Questo non ce lo siamo ancora spiegato.”
Quello che mi fa imbestialire, durante i colloqui di lavoro, sono le domande così generiche da esserestupide e quando chiedono: "Qual è il suo più grande difetto?", rispondo sempre: "Un’esagerata e frequente flatulenza". Non sempre funziona, ma se vengo assunto, posso stare sicuro che mi daranno un ufficio tutto per me.