“Nel frattempo, di quando in quando, i figli vengono a trovarvi. E sono, incredibile a dirsi, persone assolutamente affascinanti. Non riuscite a credere di avere la fortuna di conoscerli. Vi fanno ridere. Vi fanno sentire orgogliose. Li amate alla follia. Sono sopravvissuti alla convivenza con voi. E voi a quella con loro. Vi viene in mente che a un certo punto avete passato ore, giorni, mesi e anni a trattenervi dal prenderli a schiaffi, ma lasciate perdere. Non serve a niente. È finita. Salvo che per le preoccupazioni. Quelle sono per sempre.”
“Temevo che prima o poi il bivacco quotidiano, quel masticamento di cose sempre uguali, avrebbe corrotto anche noi, e che un giorno il disincanto avrebbe fatto capolino tra le lame delle persiane, insieme a una di quelle giornate di maltempo e di smog. Ognuno dei due avrebbe ricominciato a pensare a se stesso, ai propri problemi, svincolato dall'altro. Anche su di noi sarebbe sceso quel velo opaco che ammanta le coppie dopo un po’, quando finisce l’illusione e con essa la benigna cecità che scolora i difetti dell’altro.”
“Mai, quando vivi con un uomo, senti veramente la forza piena del suo amore.”
“Se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti.”
“La Chiesa non può che essere reazionaria: non può che essere dalla parte del Potere; non può che accettare le regole autoritarie e formali della convivenza.”
“Parigi, o cara, noi lasceremo, La vita uniti trascorreremo.”