Molti di noi tendono a soffrire di "ansietà dell'agenda", la sensazione che ciò che vogliamo dire agli altri sia più importante di ciò che pensiamo essi possano voler dire a noi.
“Tutto il problema della vita è questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.”
“Parole come gesti che additano il percorso,innervate, veloci, da sottrarre al silenzio.”
“I libri mi piacciono perché non strillano, sono silenziosi, eppure dicono un sacco di cose.”
“Dammi notizie ogni tanto. Ma non troppo spesso, sennò le aspetterò.”
Due persone dicono reciprocamente "ti amo", o lo pensano, e ciascuno vuol dire una cosa diversa, una vita diversa, perfino forse un colore diverso o un aroma diverso, nella somma astratta di impressioni che costituisce l'attività dell'anima.