“La comunicazione in guerra è una cosa strana: molte decisioniimportanti – quelle che possono costare la vita di tante persone, compresa la tua – si prendono basandosi su cose come una serie di luci fatte con una torcia; devi fidarti ciecamente di chi ti sta mandando quei segnali, perché in quel momento lui è gli occhi e le orecchie di tutto il gruppo. A me personalmente non piaceva tanto l’idea di dipendere da qualcun altro, però in situazioni simili non avevi molte alternative, la fiducia era l’unica cosa capace di far muovere te e i tuoi compagni come un solo grande organismo vivente.”
“Io credo che le uniche cose che valga la penaricordare siano quelle raccontate con il sangue: il sangue non fa errori e nessun professore li può correggere.”
“Grazie alla radio, i giapponesi non potranno mai attaccarci di sorpresa.”
“Quelle razze dall’affetto uniteRrcorderan devote e reverentile stragi enormi e il sangue e gli ardimentia cui dovranno quell’età più mite.E gli stendardi venerati e santi,delle trascorse età pegno e memoria,avranno onor di cantici e di pianti;ed alzerà ogni gente un arco immanee scriverà sulla sua fronte: Gloriaa tutti i morti de le guerre umane.”
“In guerra come in amore per concludere bisogna avvicinarsi.”
“Le guerre inevitabili sono sempre giuste.”