“Noi, loro miseri discendenti, che vagabondiamo per la terra senza convinzioni né orgoglio, senza piaceri e senza paure, tranne l’involontario timore che stringe il cuore al pensiero dell’inevitabile fine, noi non siam più capaci di grandisacrifici per il bene della razzaumana e neppure per la nostra felicità personale, perché sappiamo che essa è impossibile, e indifferenti passiamo di dubbio in dubbio come i nostri antenati saltavano da un errore all’altro, senza avere, come loro, né speranze, né quell’indeterminato, benché puro, piacere, che l’anima trova in ogni lotta con gli uomini o con il destino.”
“Non sono certo un modello per giovani impressionabili.”
“La più grande sfida che ti si presenta è il tuo stesso dubbio e la tua pigrizia. È il tuo dubbio e la tua pigrizia che definiscono e limitano ciò che sei. È il tuo dubbio e la pigrizia che ti negano la vita che vorresti.”
Ognuno di noi cova dei dubbi. [...] Altri si fanno paralizzare dai dubbi, giocano al “cosa succederebbe se…?”. [...] Inoltre, ci sono amici e parenti che ci rammentano i nostri difetti senza che glielo chiediamo. Dicono: «Cosa ti fa credere di poterlo fare?», oppure: «Se è un’idea tanto brillante, come mai nessun altro ci ha pensato prima?», «Non funzionerà mai. Non sai quello che dici». Queste parole di sfiducia sono talmente fastidiose da bloccarci. Ci viene un orribile mal di stomaco. Alcuni non ci dormono la notte. Oppure rinunciano ad agire. Preferiscono giocare sul sicuro, perdendosi però le occasioni migliori. La vita passa loro davanti mentre siedono immobili con un peso sullo stomaco. Tutti ci siamo sentiti così una volta nella vita, qualcuno anche più di una.
“Non essere troppo schiavo delle opinioni che gli altri hanno di te! Sii autosufficiente! Come potrebbe, alla fine, crearti problemi l'opinione che il mondo intero ha di te, se fai quello che dovresti?”
“Non credo piú nella mia infallibilità. Ecco perché sono perduto.”