[Su Romanzo criminale] Il film nasce da un bel libro, Bigazzi è il mio direttore della fotografia, ed è anche un direttore "etico". Bisognava stare attenti a non trasformare i personaggi in eroi. Sullo sfondo c'è lo scempio dell'Italia, Bologna, i cadaveri. Più che un film di criminali, ho cercato di fare un film civile.