“Mi sento come se avessi 35 anni. A quell'età sei grande abbastanza per avere esperienza e giovane a sufficienza per guardare avanti e sfruttare quel know-how appreso. Ecco perché non sono andato oltre i trentacinque anni!”
“Ho molta paura che tutti quelli che mi conoscono cosí come sono sempre scoprano che ho anche un altro lato piú bello e piú buono. Temo che mi prendano in giro, mi trovino ridicola, sentimentale e non mi prendano sul serio. Sono abituata a non essere presa sul serio, ma solo la Anne «superficiale» ci è abituata e lo può sopportare, la Anne piú «profonda» invece è troppo debole. Le volte che riesco effettivamente a far venire fuori per un quarto d’ora la Anne buona, lei si ritrae come una mimosa appena deve parlare, cede la parola alla Anne n. 1 e, prima che me ne renda conto, sparisce. In compagnia la Anne buona non si è mai fatta vedere, neppure una volta, mentre quando sono sola è lei a prevalere. So benissimo come vorrei essere e come sono... di dentro, ma purtroppo sono cosí esclusivamente per me stessa.”
“Non era la persona che aveva creduto o che avrebbe scelto di essere, se fosse stato libero di scegliere, ma c’era qualcosa di consolante e liberatorio nel ritrovarsi un individuo concreto e definito, anziché una collezione di individui potenziali e contraddittori.”
“Se per tanti anni era andato alla ricerca di attenzioni, perfino di novità, e ancora le gradiva, era perché le attenzioni lo mostravano diverso.”
“- Sherlock: Come mi descriveresti John? Pieno di risorse? Dinamico? Enigmatico?- Watson: Ritardatario.”
“Non sono essenzialmente un uomo di scienza, non un osservatore, uno sperimentatore, non un pensatore. Sono per temperamento niente altro che un conquistatore e un avventuriero.”