“Io assumo sempre lo stesso tipo di ragazza: alla moda, magra ovviamente... e che venera la rivista, ma capita poi che si rivelino spesso, non lo so, deludenti e... stupide. Perciò con te, con quel curriculum notevole e il grande discorso sulla tua cosiddetta etica del lavoro ho creduto che tu potessi essere diversa, mi sono detta, provaci, corri il rischio, assumi la ragazza sveglia e grassa. Avevo una speranza, mio Dio, io vivo di speranze. Comunque alla fine mi hai deluso più tu di… di tutte le altre ragazze galline.”
“Erano due ragazze sui venticinque anni, età, in questi paesi, già rispettabile per una guagnedda vacantía, per una fanciulla da marito. Erano tarchiate, grassotte, esuberanti, nere come sacchi di carbone, con neri capelli corti arricciolati e svolazzanti, neri occhi che lanciavano fiamme, neri baffi sulle grandi bocche carnose e neri peli sulle braccia e sulle gambe in perpetuo movimento.”
“Ma non lo sanno, dunque, gli uomini, che le fanciulle possono sognare per un loro bacio?”
“Sei l’unicaragazza che abbia mai conosciuto che non sembra la sorella di qualcuno.”
“Così questi gentiluomini hanno detto che una ragazza col cervello dovrebbe fare qualcosa di diverso con loro, anziché pensare.”
“Siamo ragazze in crisi: economica e sentimentale.”