Accendo il mio computer, aspetto con impazienza che si colleghi, vado online e trattengo il respiro finché non sento quelle paroline magiche, "C'è posta per te". Non sento niente, non un suono per le strade di New York, tranne il battito del mio cuore, ho posta da te.
“Dalle 2 alle 6 di notte sono di fronte al computer, è il momento in cui regna il silenzio.”
“Tu sei il miglior programma che sia mai stato scritto, sei tenace e instancabile!”
“Ancora non sapevo che i nuovi computeramericani di cui si era rifornito il Dipartimento di Storia, scocche beige ravvivate da una piccola mela multicolore, erano destinati a cambiare il mio modo di pensare alla scrittura, alla grafica, allo stivaggio di informazioni e, un giorno, persino alla musica, alla corrispondenza e alla vitasociale in genere.”
“Uso spesso il computer per comporre, ma in genere le idee migliori mi vengono mentre cammino per la strada. E devo stare attento a imboccare strade semi-deserte per non essere preso per pazzo dai passanti.”
“Se il computer è un dio, è un dio del Vecchio Testamento con un sacco di leggi e nessuna pietà.”