“Gli dèi degli uomini sono più sciocchi dei loro re e regine, e più vuoti e più impotenti.”
“Una civiltà è distrutta solo quando i suoi dei sono distrutti.”
"Tutto è pieno di dèi" diceva Talete all'alba della filosofia; all'altro capo, a quel crepuscolo cui siamo giunti, possiamo affermare, non solo per bisogno di simmetria, ma anche per rispetto dell'evidenza, che "tutto è vuoto di dèi".
“La parola diventò eterna, grazie a certi segni sulla pietra, sull’argilla e sul papiro. Dopo non molto tempo, l’uomo inventò la filosofia e la religione. E popolò il cielo, non del tutto a torto, di dèi.”
“Anche se non credi in Dio, esplorare pienamente l'idea di un dio o degli dei non dovrebbe costituire una minaccia per te.”
A Diagora, soprannominato l'Ateo, in Samotracia un tizio mostrò nel tempio i molti ex voto e quadri di gente scampata ai naufragi. Poi gli domandò: "Voi che sostenete che gli dei si disinteressano delle faccende umane, che cosa pensate di tanti uomini salvati per grazia di essi?" Rispose Diagora: "Il fatto è che non si dipingono coloro che, in tanto maggior numero, sono rimasti annegati".