“Sto imparando che non serve sempre saper vedere una ragione, che si può esserenudi e scalzi di qualsiasi ragione e non per questo essere meno veri di un fuoco acceso nella notte.So che le cose accadono perché se ne possa cogliere il senso. Coglierlo come si coglie un sasso nell'infinità di sassi del deserto per la sua irresistibile singolarità. Io questo vorrei: sentire il senso delle cose che ho visto. Allora dire che le ho vissute. E le ho anche toccate.”
“Gli sguardi smarriti dei ragazzi a scuola hanno bisogno di senso, di semplice senso della vita, e sono anche disposti ad ammettere che Dante glielo fornirebbe: ma se il cammino da fare è così lungo, e così faticoso, e così poco congeniale alle loro abilità, chi gli assicura che non moriranno per strada, senza mai arrivare alla meta, vittime di una presunzione che è nostra, non loro? Perché non dovrebbero cercarsi un sistema per trovare l’ossigeno prima e in modo a loro più congeniale?”
“Chiedersi cos’è una cosa, significa chiedersi che strada ha fatto fuori da se stessa.”
“Il senso delle cose non alberga in un loro tratto originario e autentico, ma nella traccia che da esse sprigiona quando entrano in connessione con altri pezzi di mondo.”
“Soltanto un primordiale istinto narrativo, a sua volta palese strascico delle religioni, impone retrospettivamente un senso a ciò che è o non è accaduto.”
“MA DA SILVIO CE N’È PER TUTTI È ressa per tre passere.”