“Mi ha molto colpito che con un gesto di grande intelligenza il nuovo ministro della Cultura, Massimo Bray, abbia scelto di andare a Pompei da solo, senza privilegi e auto blu, utilizzando le strutture pubbliche. Fedele alla celebre legge di Murphy per cui la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, il treno della circumvesuviana su cui viaggiava si è bloccato per un guasto. Nessuno avrebbe detto niente se una passeggera non avesse esultato di gioia nel vedere il ministro in mezzo agli altri cittadini, senza lampeggiante e scortato solo dal suo iPod, postandone immediatamente la foto sul profilo Twitter. Il punto è che il ministro ha capito meglio di tanti altri che se vuoi rilanciare Pompei è ovvio che devi smettere di far crollare i muri. Ma devi anche arrivarci con un treno che non sia sudicio, che sia accogliente, che racconti il viaggio che stai per fare. E, già che ci siamo, non si rompa, perché pare che sia un problema non da poco arrivare almeno a destinazione. Dunque il turismo come accoglienza che parte dalle piccole cose.”

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Tratto dal Book Oltre la rottamazione: Nessun giorno è sbagliato per...

Matteo Renzi
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Nato 11 gennaio 1975 a Rignano sull'Arno (Firenze)

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