“Perduto è sol chi se stesso abbandona.”
“Il matto era un non-essere di cui si poteva solo calibrare l’intensità. E, privo di queste qualità umane, veniva assimilato alla bestia, la sua violenza era l’espressione del non-capire, dell’incapacità di controllare, attraverso l’intelligenza, gli istinti.”
“Se noi consideriamo la casa come il luogo dove possiamo sciogliere tutti i freni inibitori, allora oltre che perdere la decenza, l’eleganza e il controllo del linguaggio che giunge al vituperio e all’offesa, si cancellano i limiti su cui ogni vitasociale si fonda.”
“Se uno cerca di capire le cose, capire anche gli altri, la diversità, le ragioni degli altri, allora riesce anche a gestire meglio le proprie pulsioni.”
“Sii sempre padrone del tuo animo, affinché con il suo impeto non produca inganni o violenze.”
“Io sono, davvero, un re, perché io so come comandare a me stesso.”