“Quello che si autoproclamava «mondocattolico» riemergeva dalla Seconda Repubblica con un’idea piuttosto approssimativa di sé.”
“Aveva visto l’intero Universo con le sue distanze e immensità infinite. E vedendolo aveva capito con assoluta chiarezza di essere la persona più importante che ci fosse dentro. Avere un’esagerata coscienza del proprio io è un conto, ma vedersi confermare da una macchina che la propria presunzione ha ragione d’essere è un altro.”
“L’opinione che l’uomo ha di se stesso e del mondo esterno è deducibile dal senso che esso trova nella vita e dal senso che dà alla propria vita.”
“Non chiamatemi senatore. Ogni volta che sento questa parola penso a mio nonno, che per me e la famiglia è tutto. Il senatore è lui. Il mio nome d’arte è avvocato Agnelli, ed è giusto così.”
“Perché smettiamo di credere in noi stessi? Perché permettiamo che le nostre vite siano dominate dagli eventi, dalle persone e da qualunque altro fattore tranne che dai nostri sogni?”
“Io sono un conservatore. Se analizzo la mia vita non ho mai fatto grandi cambi. Sono troppo cristiano per permettermi dei cambi.”