“Non mi considero una persona raffinata, o forse non ne sono consapevole, non so.”
“Sono una persona piena di incertezze, introspettiva e riflessiva.”
“Io non sono né bugiardo, né onesto, piuttosto sono agnostico chiaro?”
“Cerca di essere il meglio di ciò che tu sei, anche se ciò che sei non è buono.”
“Una donna capace di realizzare acquerelli grandiosi mi ha fatto cambiareidea su quale sia il mio posto nel mondo.”
Talvolta dal caos della razionalità scimmiesca che ottenebra le menti ordinarie emerge una domanda: “Ma imitando qualcuno che non sono io, non rischio di snaturare la mia identità, annullandomi in quella di qualcun altro?”. La risposta è semplice: noi non abbiamo un’identità, la nostra è solo la ridicola parodia di un’identità.