“- Raffaella: Mi dispiace non esser vergine, perché dovevi essere tu ad aprirmi, a mettermi il tuo marchio…amore, ti prego…sodomizzami…sodomizzami…ti prego amore…sodomizzami!- Gennarino Carunchio: Mmmhh…nun lo so…nun me va!- Raffaella: Sì ti prego amore, tu sei il mio primo vero uomo…sodomizzami!- Gennarino Carunchio: Senti un po’, brutta fitusa borghese carugnona: ma tu lo fai apposta per farmi sentire ignorante con ‘ste parole difficili! Ma questa cosa che porcheria è, che nun te capisco? Che caspita sarebbe?- Raffaella: Scusaamore…- Gennarino Carunchio: Ma scusa ‘na cippa de minchia, che maniera de parlare! Sissignore, io sono ignorante e me ne vanto!- Raffaella: Te lo giuro amore, te l’ho detto così perché è una cosa difficile da dire.- Gennarino Carunchio: Ma poi io ‘ste porcherie vostre non le conosco…che è ‘sta cosa: sotorizzami, sotorazzami…checché è?!?!”
“Nel ben fotter ogn'uno si dilettie pensi in usar ben cosa sì ghiotta,perché alla fine il culo ovver la pottasono del bello e buon dolci ricetti.”
“Per dare Ortensia gusto ad un suo amante e del suo corpo il più soave loco, il cul gli diè, ma con promessa avante che v'abbia a por del suo gran cazzo un poco. Quello non poté star così costante alle primarie furie di quel giuoco, tutto nel cul vel pose. Utrum Ortensia accusare lo possa di violenza?”
“Io 'l voglio in cul, tu mi perdonerai,O donna, io non vo' far questo peccato:perché quest'è un cibo da prelato,c'hanno il gusto perduto sempre mai.”
“Frate Cipolla gran predicatore veggendo gli altri frati a buggerare, trovato un fraticel si mise in core voler un tal secreto anch'ei provare; ma ben presto alla prima fece errore spingendo il cazzo in su senza bagnare, onde fe' di quel cul un melgranato. Utrum se per provar fece peccato?”
“Ove 'l mettrete voi? ditel' di gratia, dietro o dinanzi? io l' vorrei sapere, perché farovi forse dispiacere se ne'l cul me lo caccio per disgratia.”