“Chi può davvero dirsi «rigoroso» e «fermo», al punto da essere sempre fedele agli impegni e ai doveri, senza rinunciare alle contraddizioni del proprio desiderio? Dov’è nella vitareale quest’uomo «regolare»? Dove possiamo incontrarlo? Non siamo in piena illusione sulla verità umana?”
“Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d'esperienze, d'informazioni, di letture, d'immaginazioni? Ogni vita è un'enciclopedia, una biblioteca, un inventario d'oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.”
“Il senso ultimo a cui rimandano tutti i racconti ha due facce: la continuità della vita, l’inevitabilità della morte.”
“La creatività, come la vitaumana stessa, comincia nell'oscurità.”
“Demolire una carriera, un rapporto, una vita. Bastava molto poco. Si chiese quanto ci sarebbe voluto per ricostruire.”
“Non c’era stato un tempo nel quale esistevano altri verbi? Pensare, meditare, ascoltare e, perché no?, bighellonare, sonnecchiare, divagare?”